Stefano D'Acunto artista figurativo contemporaneo che attinge alla tradizione rinascimentale e barocca, reinterpretandola con una sensibilità moderna
Biografia
Stefano D'Acunto
Dati principali
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Nato a Torino il 2 gennaio 1973 .
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Formazione: frequenta l'Istituto “Gobetti Marchesini” per grafica pubblicitaria, ma interrompe gli studi nel 1990 per divergenze con gli insegnanti.
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Fin da giovane si dedica all'arte figurativa, approfondendo la tradizione rinascimentale, manierista e barocca.
Percorso artistico
Stefano D'Acunto sviluppa un linguaggio pittorico che recupera soggetti sacri, natura morte, figure umane ed iconografia classica, con un forte impatto cromatico e compositivo. La sua opera rifiuta l'astrattismo dominante e mira a radicarsi nei valori della figurazione e della tradizione.
Nel corso degli anni '90 e 2000 realizza opere murali e parietali per committenti privati nel centro di Torino.
Mostre e riconoscimenti selezionati
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2003: mostra collettiva di pittura benefica nella provincia di Salerno.
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2007: mostra collettiva a villa Forcella, Buccino (Salerno) – presenta un ritratto di Papa Giovanni Paolo II, donato in seguito al Vaticano.
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2008: mostra personale all'interno del santuario mariano di Buccino, con opere sacre e pala d'altare raffigurante la Madonna e santi.
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2009: semifinalista al concorso “Spazio Arte” con l'opera “Narciso” .
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2010: finalista al concorso internazionale Volturno Morani (Castello dei Pico, Mirandola – Modena) e mostra collettiva “L'Energia dell'Anima”, Pinacoteca Santa Teresa, Fano (PU).
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2011: mostra collettiva “Premio Biennale Visual Art – III Trofeo Arte Collezionismo” a Portovenere e conferimento del “Premio Speciale della Critica”.
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2024: mostra retrospettiva "Stefano D'Acunto. Il nuovo Caravaggio" presso la Sala del Cenacolo – Palazzo Valdina, Roma (3-11 luglio 2024).
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Pubblicazioni su cataloghi e annuari d'arte: ad esempio il catalogo del premio “Arte in Cammino” 2016, l'enciclopedia d'arte contemporanea Leaders Protagonisti delle nuove Avanguardie (2013) con le opere “Tentazione di Giustizia” e “La Zingara”.
Visione artistica
D'Acunto si muove in una dimensione in bilico tra rievocazione classica e contemporaneità, reinterpretando la luce, la figura e la materia con vigore pittorico. Le sue composizioni esprimono un rigore tecnico e un'intensità emotiva che evocano la pittura seicentesca, pur dialogando con il presente. La mostra del 2024 lo ha presentato come “il nuovo Caravaggio”, per la capacità di utilizzare il chiaroscuro e la teatralità della scena.
Attività attuale
Stefano D'Acunto continua a lavorare indipendentemente, esponendo in mostre, partecipando a collezioni private e collaborando con realtà artistica nel contesto italiano. Mantiene una produzione costante di opere figurative, con particolare attenzione al colore, al soggetto e alla composizione.
🎨 Stile Artistico – Stefano D’Acunto
🏛️ Identità stilistica
🖌️ Stefano D’Acunto è un pittore figurativo contemporaneo che attinge alla tradizione rinascimentale e barocca, reinterpretandola con una sensibilità moderna.
💡 La sua ricerca si fonda sull’equilibrio tra tecnica classica e spiritualità visionaria, in un dialogo costante tra forma, luce e introspezione.
💫 Linguaggio espressivo
🎭 La pittura di D’Acunto unisce rigore accademico e pathos emotivo, evocando la teatralità caravaggesca e la grazia michelangiolesca.
🌌 Attraverso un sapiente uso del chiaroscuro, l’artista trasforma la luce in strumento narrativo e spirituale, rendendo vive le emozioni e i simboli che abitano i suoi soggetti.
🌈 Caratteristiche stilistiche
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🕯️ Chiaroscuro drammatico: luce e ombra come strumenti di rivelazione interiore.
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👁️ Figurazione classica: centralità della figura umana e della composizione equilibrata.
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🪶 Spiritualità visiva: rappresentazione del divino, del sacro e della fragilità umana.
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🎨 Tecnica pittorica tradizionale: olio su tela e velature, con cromie calde e profonde.
🔮 Visione artistica
D’Acunto si pone come un “nuovo Caravaggio” contemporaneo: un artista che rilegge la tradizione figurativa italiana in chiave esistenziale.
Nelle sue opere, il gesto pittorico diventa meditazione, e la luce — intensa, teatrale, redentrice — diventa metafora di ricerca spirituale e bellezza interiore.
✍️ Sintesi critica
Lo stile di Stefano D’Acunto è un incontro tra il passato e il presente, tra il rigore del disegno e l’emozione del colore.
Ogni opera è un dialogo tra sacro e umano, dove la luce non solo illumina, ma rivela l’anima.
"Quando l'arte incontra il vero e il potere immaginativo diventa realtà si traccia quel confine misterioso, le sue opere sono perfettamente l'esaltazione della saggezza di una luce che intrappolata nel colore diventa padrona e cardine del suo esemplare stile artistico." - Micol Art Gallery